La Settimana Santa è stata intensa per i seminaristi del primo anno, che sono rimasti a Roma e hanno vissuto questi giorni speciali nella Città Eterna. Il Martedì Santo, guidati dal rettore don Javier Canosa, molti hanno compiuto il tradizionale percorso delle sette chiese, reso popolare da San Filippo Neri e che comprende le quattro basiliche maggiori (San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura) e le tre minori (Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo e San Sebastiano). Si trattava di più di venti chilometri a piedi, in un pellegrinaggio che comprendeva anche la Via Crucis.
Il Triduo pasquale è stato vissuto dai seminaristi che hanno aiutato nel servizio liturgico in diverse chiese romane. In alcuni casi, la presenza di giovani è stata numerosa, poiché alle cerimonie hanno partecipato gli studenti dell'Univ, un congresso universitario che i membri dell'Opus Dei organizzano ogni anno a Roma.
Il magnifico culmine di queste giornate è stato il servizio liturgico che diciannove seminaristi hanno svolto in Piazza San Pietro durante la Messa celebrata da Papa Francesco la domenica di Pasqua, seguita dalla benedizione Urbi et Orbi. Tutti hanno potuto salutare personalmente il Santo Padre e, in questo modo, essere ancora più uniti alla sua persona e alle sue intenzioni, tra le quali, come era evidente nelle parole pronunciate prima della benedizione, un posto importante è occupato dalla sua preoccupazione per la pace nel mondo.